A voi la parola
- Mi piacerebbe che mi indicaste e commentaste brevemente almeno uno dei punti seguenti:
1) Il libro più illeggibile della vostra vita
2) Il programma televisivo più vergognoso / osceno / inutile
3) Il brano musicale più irritante
4) Il film meno riuscito
5) Una cosa per cui NON vale la pena vivere
Gli angeli di Borsellino è una roba che davvero indigna. Realizzato nel 2003 per ricordare anche il sacrificio degli agenti della scorta del giudice Paolo Borsellino cerca di spostare la lente su vita privata, sogni e frustrazioni della giovane Emanuela Loi. Ignobile la scelta di farla interpretare da Brigitta Boccoli. Uno strazio il risultato della sua recitazione, una squinzia disperata che doveva essere penosamente in cerca di un riflettore. Anche fulminato. Toni Garrani nei panni di Paolo Borsellino è nientaffatto credibile. Drammaturgia assente, ad essere comprensivi. Ma non si può davvero esserlo di fronte a una sciacallata del genere. Hanno preso l’eroico milieu del magisrato per trapiantarvi una trista adunanza di giovanetti pionieristicamente defilippizzati. Un’operazione invereconda. Da vedere perché sennò non si riesce a farsi un’idea della porcata autentica che è. Taccio del regista perché tanto non lo conosce nessuno e non vorrei essere io a correre il rischio di rilanciarne il nome.
06 Feb 2009 Nicola
Peter ha commentato il tuo elemento pubblicato:
“1) ho incontrato gli extraterrestri / Romano Battaglia
2) amici e porta a porta (ex aequo)
3) per te di Jovanotti
4) non so
5) domanda trabocchetto? ..
Ti abbraccio, Peter”
1) l’alchimista di Coehlo
2)La Talpa/Uomini e Donne
3)Tre parole (Sole Cuore Amore) di Valeria Rossi
4)Il codice da Vinci di Ron Howard
5)Leggere le poesie di Sandro Bondi su vanity fair
ah, devo anche commentare
l’alchimista di Coehlo è un opera di sconcertante disonestà, che in confronto lo sciogli pancia di Vanna Marchi non è una truffa
La Talpa e Uomini e Donne, il primo è inutile e osceno. Il secondo è prima e soprattutto osceno. FOrse è stato utile per quel COstantino Vitagliano e Daniele Interrante, qualche mensilità la devono aver accumulata. Ora si va avanti di gettoni presenza in discosteca, finchè si regge.
Tre parole di Valeria Rossi ci ha lacertato i maroni per un intera estate, quella del 2001, mi pare. Non mi sono ancora ripresa. La Rossi nemmeno, visto che non ha più cantato un cazzo.
Il codice da Vinci è un film di una bruttezza rara e accurata. Sfinirebbe chiunque.
Sandro Bondi e le sue poesie. per ora su vnaity fair. Presto sulle antologie del liceo?
1)”Il nome della rosa”, U.Eco
2)Grande bordello. Mh cioè, fratello. E Uomini e Donne. E la fattoria, la talpa, la ditta, la marmotta, e guida al campionato. (e la Fabiani). il tg4.
3)Dragostea qualcosa, rifatto da Rhianna con le urla di qualche rapper a scelta,
4)non saprei, ma forse tutti i Natali da qualche parte.
5)la perfezione
Allora c’è vita sul blog!!!
Bene, allora dico anch’io. del film ho già detto.
quanto ai libri ce ne metterei molti di Raffaele Morelli e Stefano Zecchi per partito preso. Pura antipatia. Senza mai averli letti. Ma questo non è un gioco e si fa molto sul serio, per cui un libro da espungere dai vostri scaffali è uno che che ho letto e ha per titolo CRIMINI ITALIANI: una prefazione di De Cataldo di una modestia sconfortante (non ce lo si aspetterebbe se non fossero prepotenti le logiche di marketing) e raccontini stenti, debilitati, egemonizzati e appiattiti dalle RAGIONI SUPERIORI DI NOSTRO PADRE PLOT. Ce ne era uno simpatico: categoria critica quella del ’simpatico’ che ho imparato a misconoscere ma qui davvero non si può andare oltre quell’aggettivo. E comunque non ne ricordo il titolo nè l’autore. Gli altri, lungi dall’essere financo intrattenimento, passano il badge e poi dalla cassa del tutto immeritatamente come la vittoria dell’inter iersera.
E si passa dall’intrattenimento al trattenimento penoso de ma merdre (questi sì che sono francesismi!) quando sul sei si fa (o faceva?) LUCIGNOLO. Chi era a parlare dell’uso criminoso della TV?
Una cosa per cui non vale la pena vivere: voto le due proposte da Biz e Sara ex-aequo. Ma se altri volessero votare provvederei senz’altro a stilare la classifica.
mi sa che l’ho letto anche io crimini italiani…mi ricordo solo il racconto di ammaniti, storia di un chirurgo plastico che cuce dentro un paio di tette al silicone di una soubrette due etti di cocaina….simpatico…già
Come ho potuto dimenticarmi di Morelli e di Lucignolo? Fustigatemi.
Biz, CRIMINI ITALIANI è la seconda antologia dopo il CRIMINI di cui tu parli. Ti assicuro che è peggio del primo, ma di un abisso. Del secondo CRIMINI salverei, udite udite, il racconti di un tal Giorgio Faletti.
Sara, è impossibile catalogare il Male, con le sue tante sfaccettature: se solo lo volessi, potresti trovare qualcosa di ben più avvilente che LUCIGNOLO o MORELLI. E sarebbe un’operazione che andrebbe all’infinito.
La cosa più preoccupante è che hai ragione!!! Perchè ho posto il quesito a mi padre, e ha iniziato un elenco infinito di programmi @.@ Però lasciamo citare il guinnes dei primati. Odio i fenomeni da baraccone. Eppoi secondo me Barbara D’Urso è il male assoluto.
Essendo un ultrà relativista posso solo riconoscere il mare magnum del male, e sicuramente Barbara D’Urso lo solca sul suo bel peschereccio benignamente assegnatole senza che avesse il patentino nautico; non riesco a riconoscere il peggio in assoluto per la ragione che dicevo prima: troverò mille altre Barbara D’Urso (Bonolis è di una pericolisità perniciosissima per esempio, in quel suo essere simpatico gronda ipocrisia a strafottere). Ma ho lanciato il sondaggio e le risposte sono le vostre per cui vale
BARBARA D’URSO IL MALE ASSOLUTO.
p.s. vedo che lo spazio in cui alligna il male è sempre più l’ormai malfamata TELEVISIONE.
RICORDATEVI DI SEGNALARMI AANCHE UN BRANO MUSICALE DAVVERO INDEGNO. So che Povia straccia tutti quindi avanti con gli altri!!!
1) delitto e castigo
2) annozero
3) tutto de andrè
4) la vita è bella
5) Visco, Bersani, Scalfaro e Nanni Moretti sono una cosa per cui non vale la pena vivere in Italia
Certo che “POVIA” che dice male di De André… sembra una barzelletta! Dopo che ci ha stracciato le palle con i versi dei bambini, dei piccioni, e compagnia bella! Mi piace addirittura l’ultima di J-Ax solo perchè fa il verso a Povia!
Ma la canzone dei Gemelli Diversi a Sanremo??? Parliamone… Ritorna l’incubo della voce distorta alla Dragostea.
E poi c’è Little Tony sotto mentite spoglie: si fa chiamare Renga. Al Bano con la voce fa tutte le scale ma la canzone è un’ignominia inenarrabile, si è superato quando nessuno l’avrebbe creduto possibile.
Secondo me ci voleva Vladimir Luxuria, regina conclamata del televoto, a cantare LE PALLE IO LE HO MESSE FUORI, E così seducendo la giuria demoscopica, avrebbe riscattato in questi giorni un’intera genìa di disgraziati orfani delle MAGNIFICHE SORTI E PROGRESSIVE.
E Ivana Spagna perché si fa chiamare Patty Pravo?
Forza Povia, io ti ho televotato!! ihihihihiihih!!!!
A propositoooo:
anche Nico era gay!!!!! ihihihihihih!!!!
vista la china sanremese che ha preso il blog, credo che ieri sera con IRENE fornaciari che canta con qualche Pooh, quel robboso di suo padre, Vandelli e altri residuati bellici della music-farm italiotica, abbiamo raggiunto un grado di fastidiosità piuttosto elevato.
Restando in tema, ricordo la Tantangelo di qualche anno fa, su testo del suo maschio alfa Gigggi D’A, che a sua volta, parafrasando l’ottima Jo squillo, ricordava al BruttoPaese che “essere una donna/ non vuol dire solo mettersi la minigonna”.
Entrambre le citate interpreti rispondo ai punto 3 e 5 del presente questionario
Al Bano faceva tenerezza da quanto era contento di avere Placido accanto. Il commissario Cattani contento lo era un pò meno: dover recitare come fosse Shakspeare lo spiegone verboso che è la canzone di Al Bano… questo getta una luce sinistra su Michele Placido. Che carognata metterli insieme perché conterranei. Carognata nei miei confronti, perché se la conterraneità è il criterio allora mi sento chiamato in causa. Ma com’è che se si parla di Napoli si riescono ad accostare elementi omogenei come Sal Da Vinci e D’Alessio mentre quando si parla di Puglia non si sa che pesci prendere? si poteva anche fare allora: 1)Caparezza e Mirabella; 2) Raf e Lino Banfi; 3)Negramaro e Lunetta Savino; 4) Anna Oxa e Uccio De Santis.
per parte mia gli abbinamenti sarebbero stati
1) Bruno Lauzi e Luca e Paolo
2) Baccini e Carla SIgnoris
3) I ricchi e poveri e Fabio Fazio
tutti rigorosamnete impegnati in cover ignobili di De Andrè, il quale, sono certa, non ne può più