altri spot, festa della mamma, le torsioni dell'anaconda
Pater pa(r)tito
Ci sono momenti che sembrano scoccati appositivamente a inveramento del detto ‘nella vita nulla accade per caso’. Adesso imperversa il Padre, trattato con guanti(ni da zarevic) a certi piani alti del ‘romanzo’, e più modestamente affrontato anche dal sottoscritto in chiave prevalentemente patologico-ossessiva. “Di sepolcri, di sepolcruli!”, si potrebbe strillare. Si potrebbe strabiliare. E il tema di far riposare in pace i nostri morti si rovescia sempre nell’inconscio e maldestro tentativo di far riposare in pace le nostre vite hic et nunc.
Questi momenti sembrano comporre il catologo ragionato dell’anaconda, un mondo di solito molto più irragionevole, dove poi ogni cosa cade a fagiuolino occhipinto. Discettando di padri può capitare di passare all’esegesi dei patronimici. Un cerchio blu infinito, e in lui un astro… però sarebbe più un matronimico, e spirituale. Si prega di non andare a pescare tra le maglie blucerchiate l’esemplare tipico di devoto a San Nicola. Già fatto.
Ma le curiose ridondanze fioccano. La Grande Madre Penna che rinomina i suoi toy boys ha visto al cinema il manga in 3D Astro boy?
E vogliamo parlare poi di questi animali e piante, così somiglianti ad esseri umani, che paiono travasarsi da un’opera all’altra?
in questi momenti il mondo interlacciato può diventare una vertigine fatale. Letale per chi legge.
29 Gen 2010 Nicola
vorrei indagare meglio sulla fatale vertigine, abbinata ai sepolcri, al noli me tangere di tiziano e al turbinio- maelstrom- di sensazioni che mi fanno vacillare. guarda su youtube la voce umana della magnani, è un monologo di cocteau, se te l’ho già scritto fai finta di niente ,
mi sa tanto che risono incinta di un altra opera
ogni volta che capita non mi accorgo e ogni volta con un uomo diverso