Al quinto chilometro di salita c’è un gruppo, più o meno compatto, di quindici corridori all’inseguimento di altri due. Gli attaccanti di giornata partiti al chilometro zero.

Ma che significa partire al chilometro zero? La voglia di andare in fuga potrà indurre qualche squinternato a partire dal chilometro meno uno? Se non proprio all’alba o nottetempo?

Un racconto di Benni, dal suo Bar Sport, letto tredici anni fa, ancora troppo presente nella testa, mi condiziona inevitabilmente. Vi si vedevano gregari capaci di preparare una carbonara in corsa e improbabili tapponi come la Milano-Leningrado, se la memoria non m’inganna. E imprese mirabolanti quanto il racconto stesso.

Io per me mi sforzo di non risultarne plagiato e di raccontare di uomini che si raccolgono nell’estremo sforzo per riscattarsi da una delusione, da un lutto, da una lei che se n’è andata, da una caduta, dall’essere finiti nella polvere in un’altra vita, quella parallela a questa qui sui pedali.

Per tacere di quegli altri che prima hanno compiuto gesti atletici strabilianti, sforzi assurdi che hanno segnato questo sport di imprese storiche, e poi, invertendo la parabola minchiona dello spirito sportivo, se ne sono riscattati andandosene ‘pei cazzi loro. Andandosene.

Radiocorsa ci informa che i due al comando, i battistrada, col dorsale numero 78 e  numero 121 (rispettivamente, ovviamente) , si dànno cambi regolari e quindi procedono di comune accordo. Quando sono transitati al duecentoquindicesimo chilometro (quinto chilometro di salita) avevano ancora un vantaggio di due primi e ventinove secondi.

Un mazzo di fiori stavolta vorrei farlo recapitare allo stoicismo linguistico di radiocorsa, per quel tocco d’antan che i suoi comunicati trasmettono, asettici è vero, ma perlomeno rappresentativi di uno stile non appiattito su una visione sponsorocentrica che indicherebbe volenteri i due al comando come quelli che sono ingaglioffati in festoni pubblicizzanti ceramiche (leggi cessi), radiatori, intonaci, perizoma, tarallucci e vino.

p.s. un asfodelo anche per Gianni Mura