Essì che la voce imperversava tanto che l’invidia stava avvelenando tutti i pozzi notturno-danzerecci del comprensorio barese. Durante la prima metà del gennaio 2012, un imprevisto asse tra quelli del Neu‘antri Club, Haciendalisti e Nuovi Demodés s’andava raggruppando in una inedita Grosse Koalition per un’azione che ruotava tutta attorno all’approvazione urgente del decreto Salvasabatosera, il cui contenuto era però ancora coperto da segreto di provincia. Da fonti più o meno attendibili era trapelato solo che tale decreto nasceva per neutralizzare, se non proprio sabotare la festa 40 indetta da un irresponsabile Nicola Vaccarelli per festeggiare i meno sessanta dalla morte. Cotanto baccanale minacciava, sebbene ad accesso esclusivo per inviti e a numero chiuso, di far mancare invece il numero legale ovvero la bella gente alle serate organizzande dai rispettivi succitati soggetti promotori. Per tacer del rischio ‘infiltrazioni’ che, stante il tam tam sempre più febbrile sul web, s’andava facendo molto concreto, indi foriero dello sgradevole fenomeno degli imbucati in relazione alla festa 40, ma altresì e indi foriero di ben più sanguinose assenze in relazione ai consessi già calendarizzati dai giganti della scena alternativa. Montava, indi, una malevola propaganda con l’obiettivo di screditare, quando non proprio immerdare, il rito autocelebrativo del neoquarantenne – e si sarà capito che l’indie è come il maiale, dell’indie qua non si butta via niente, nemmeno il suo prefisso ‘indi’ suscettibile di essere letto come avverbio. I giganti, così facendo, mostravano un’incresciosa indifferenza, ma c’era da aspettarselo, verso il clima e lo spirito nei quali era maturato il decreto CresciNico istitutivo della festa 40. Cosa che avrebbe dovuto alquanto alimentare il dubbio che l’evento non fosse poi così autoreferenziale. Ma si sa, gli italiani, ancorché baresi, sono gente che odiano, e fu così che furono artatamente messe in giro puttanate sesquipedali, tipo che alla nostra festa, la 40, sarebbe in primo luogo circolata un’inservibile droga da pezzenti: la crescina.
In secundulum, altre cattiverie giù giù fino all’infamia, origliata da qualcuno, che “la festa 40? Macché! Quella sarà un assise di stronzi!”. Il che, detto da un aziendalista o, peggio, da un new anachronique, suona sempre molto ancien régime.

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