Perché un ricordo si formi, la conoscenza [che occorre] è pertinente ai contrasti delle disposizioni d’animo, delle situazioni, delle circostanze. Una situazione erotica, nella quale il punto essenziale è stato l’isolamento tranquillo della vita in campagna, si lascia a volte nel modo migliore ricordare e interiorizzare nel ricordo (erindre og inderindre) in un teatro, dove l’ambiente e il rumore producono il contrasto. Non è però sempre l’aperto contrasto, quello felice. Se non fosse non bello usare come mezzo un essere umano, sarebbe forse alla volta una contraddizione felice, al fine di ricordare una situazione erotica, quella consistente nel procurarsi una nuova storia d’amore, puramente e semplicemente per ricordare l’altra. I contrasti possono essere in modo estremo oggetto di riflessione. Il culmine estremo del rapporto di riflessione fra la memoria e il ricordo è nell’usare la memoria come ricordo.

[s. k.]

L'Histoire Érotique
“Dimmi come ti senti oggi.”
“Come un buzzurro.”
“In quanto femmina ancorché decaduta ho un debole innato per buzzurri, brutali, guardiacaccia e famigli. Purché giovani e sani.”
“Anche per quelli afflitti da un’ansia di emancipazione da cotanto stato?”
“Assolutamente sì”
“Ma che te ne fai della giovinezza brutalista se hai bisogno soltanto di veglie.”
“Macché veglie! Provo per te una sensuale, sinistra inclinazione. Mi sa tanto che dipende dalle tue cosce di ciclista mentre la preghiera ti sboccia nel cuore.”
“Mi mandi in solluchero.”
“Adesso tutti questi pellegrini dovranno pregare perché la situazione non ci sfugga di mano. Rischiosissima. Percepisco una strana ebbrezza. Adesso vai ma non sparire per giorni!”

(continua)

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