Truce Baldazzi for President
Tocchino, i professori, tocchino. I professori tocchino i professori. Quelli al governo mettano mano alla sfera di quelli della scuola pubblica. Si tagli, si tagli pure l’istruzione.
E che minchia si scioperano questi?
La scuola pubblica, che si fotta!
Pura idiozia lo sciopero per uno sgarzolino. Egli deve scioperare quando la scuola pubblica funziona e lo omologa spaventosamente - si veda ppp in lettere luterane - non ora. Ora dovrebbe scendere in piazza di notte, a casinare a manetta, brindando allo sfascio della scuola.
E non venga a nessuno in mente di dire che oggi la scuola è molto diversa da quella conosciuta dal poeta. La divisione in classi, nell’odierna società, infatti, sussiste in quanto sussiste la scuola. Gli insegnanti sono una classe, marxianamente. Lo sa bene il pd che ha votato tutto il resto della macelleria sociale senza alcuna remora, anzi entusiasta della partecipazione a un’esperienza di governo di salute pubblica, mentre quando si profilano ritocchini anche solo pudibondi all’istruzione, si solleva e alimenta sollevazioni di piazza. Lo fa al solo scopo di conservare il consenso elettorale del corpo docente, mica per altro. E questo la dice lunga su una scuola che si riconosce nel pd. Dice, in sostanza, che la scuola oggi è infinitamente peggio di quella degli anni ‘70. E lo è non a causa dell’avversione di alcune fazioni politiche che l’avrebbero nel tempo contrastata e smantellata (bah!) ma per sua qualità intrinseca, per la sua oscena storia di presunzione pedagogica – la superiorità morale della sinistra (senza mai essere nominata) declinata in classe e capillarmente articolata sul territorio nazionale -, per il perbenismo come prima disciplina d’insegnamento da prediligere e alla quale riservare tutte le più raffinate tecniche plagiarie, per l’egoismo di classe e, in definitiva, per l’ipocrisia che dalla scuola origina e in tutta la vita di un cattocomunista, per tutta la vita, si riverbera.
14 Nov 2012 Nicola
Ma hai visto il conformismo da paura che si coglie nei commenti agli scontri verificatisi durante le manifestazioni?
Caro Nicola,
visto che hai citato il sempre prezioso Pasolini, il visionario più credibile dell’intera modernità, mi chiedo se non sia il caso di rispolverare anche quella memorabile espressione da lui adoperata per descrivere lo stato in cui versava allora la Democrazia Cristiana, e cioè la DC come NULLA IDEOLOGICO MAFIOSO. Bene, credo che, nell’atto di rispolverarla, questa definizione vada oggi felicemente applicata al Partito Democratico.
con stima
a ben vedere sarebbe d’uopo una correzione: il prodotto della scuola pubblica sarebbe non il cattocomunista bensì - mutuando dal Pennacchi - il fasciocomunista
ma sei ossessionato dalle sinistre, ora? vedi comunisti dappertutto? possibile tu sia cambiato così? hai la testa girata all’indietro, parli come parlava un forzitaliota ormai parecchi anni.
@Nicola Sei molto disinformato. Noi politicamente difendiamo la polizia. Non fomentiamo la piazza, noi. Forse sarebbe meglio se prendessi in maggiore considerazione la respomsabilità della tua scrittura con la quale ti stai mostrando pronto a qualunque svendita di valori pur di accrescere in visibilità
cordialmente
Questo perché ormai, pur di fare del moralismo, avete sviluppato un talento tutto vostro nel prendere le distanze da voi stessi, additandovi l’un l’altro come traditori (vedi un po’ quello che fate con Renzi) e se del caso, azzannandovi brutalmente. Come si suol dire, recitate tutte le parti in commedia. e lo spettacolo che va in scena è quello segnalato da Ego Intelligo: “il nulla ideologico mafioso”.