CARI FOTTUTISSIMI COLLEGHI
VIGLIACCONI, MA PERCHE’ NON SIETE INTERVENUTI SULLA QUESTIONE DOMENICHE APERTE?!
DIAMINE, MI HA RISPOSTO SOLO CAPOCCIONE! MICA VI SI CHIEDE DI FARE LO SCIOPERO, DI FARE GLI INCENDIARII, DI, NONSIAMAI, ”SPUTARE NEL PIATTO IN CUI MANGIATE”.
VI SI CHIEDE SOLO UN CONTRIBUTO DI IDEE! Nel post precedente c’è solo una richiesta di informazioni aggiuntive rispetto a quel che ne so io, una preghiera di chiarimento rivolta umilmente da me a voi. E voi invece: un cazzo! Debbo constatare che non è stato possibile avere con voi né un approfondimento di conoscenza né un semplicissimo scambio di opinioni che, tra l’altro, non aveva come obiettivo polemiche gratuite o volgari contro chicchesia.
Bene, ditemi voi di che si tratta: spontanea indifferenza? deliberata indifferenza? paura o, peggio, omertà? Su su, lavoratori, anzi mezzi lavoratori (dato il part-time che indossiamo come un vestito logoro e piccolo di taglia). O devo aggiungere anche mezzi uomini e omminicchi?
Vi riporto un stralcio della Legge Regionale. Vediamo che spunto siete capaci di prenderne.
Nei comuni a economia prevalentemente turistica o nelle città d’arte, gli esercenti determinano liberamente gli orari di apertura e chiusura e possono derogare dall’obbligo della chiusura festiva e domenicale nelle domeniche e festività comprese nel periodo maggio-settembre. Il calendario delle domeniche e festività nelle quali è consentito derogare all’obbligo di chiusura viene definito dal comune.
27 Ago 2008 Nicola
nIcò, ma che spunto vuoi prendere dalle domeniche shoppingare? Non bisogna certo essere dei lugulei per indignarsi. Il punto è che entrare da Oscian di domenica dovrebbe essere persgubile penalmente. Perchè il decespugliatore a 99,90 si può comprare benissimo di lunedì. Ma di domenica non si ha mai un cazzo da fare. Il campionato comincia domenica. Europei, un ricordo lontano. Le Olimpiadi, rimpiato recente.Fa un caldo della Eva. Almeno all’Oscian c’avete l’air conditioning. Capisco che tu c’avresti dell’altro da fare. Ma l’esegesi della legge regionale, no, per pietà. b
Questo è un crudele tempo di abiure, cara te. Sicuro che avrei dell’altro da fare. A cominciare da questi post. Mi rimetterò a sfruttare il potenziale narrativo del mio amato ciclismo. Il potenziale evocativo dell’orrorifica Medeneum. Per la gioia delle vostre palle. E te stai attenta che ti farò fare l’esegesi di “America Oggi”.
“Avete impugnato l’ovvio e ne avete fatto una minchia di questo ovvio!”. Voglio essere trombone e rutilante.
Caro collega, io ti posso dire che l’auscian è costretto a rimanere aperto di domenica perchè sono aperti anche gli altri ipermercati. Se tutti gli ipermercati rimanessero chiusi e il nostro aperto lì si che mi girerebbero le palle. Lo sò, dispiace anche a me andare a lavorare la domenica ma se questo serve a far rimanere competitivo il mio posto di lavoro rispetto alla concorrenza allora lo accetto, a malincuore, ma lo accetto. Il discorso x me grave riguarda la maggiorazione domenicale. Non mi sembra giusto che ci debbano dare un supplemento che, in confronto ai nostri colleghi di casamassima o di altre località in Italia, è una miseria…. ma questo è un altro discorso.
Infatti non era mia intenzione “dare in testa” all’auchan. L’azienda fa quanto ritiene più opportuno e s’infila nei varchi del possibile. Mi sta bene. Il mio quesito investe però un altro ordine di problemi. E’ notizia di oggi che il cosiglio di stato ha dato ragione al sindaco Emiliano e torto ai negozianti che hanno aperto i loro esercizi in deroga alle 27 domeniche stabilite dalla stessa amministrazione barese. Restano convalidati anche i verbali e le sanzioni pecuniarie inflitti a questi esercenti. Come mai, mentre a Bari si conduce una battaglia politica a Modugno invece gli amministratori (maggioranza dello stesso, slavato, colore politico) agiscono in direzione opposta e manifestano una solerzia quanto meno sospetta nel disporre e concedere, essi amministratori, domeniche a go go? Come mai? In base a quale ragione cotanto zelo? Se mi si continua a dire che quel che accade a Modugno trova giustifcazione nella volontà di non penalizzare ipermercati che sorgono a pochi km da Bari io continuo a non capire. I comuni vogliono mantenere titolarità sulle decisioni che riguardano il commercio nel loro territorio e per questo mal sopportano una legge che scavalchi le loro competenze. Perché il comune di Modugno invece decide di adeguarsi non alle scelte amministrative di altri comuni come Bari bensì alle scelte di chi, allo stato dei fatti, si pone al di fuori delle regole? Perché questa nostra amministrazione deve sempre faticare a trovare una propria linea? Navigare a vista, andare a rimorchio del peggio, rincorrere standard deteriori, negarsi un orizzonte sempre. Ecco cos’è che non mi sta bene.