Per rispondere a Biz:

mi sembra sempre troppo facile sparare a palle incatenate sul libro maggiormente premiato dal mercato. Non che tu abbia torto, tuttavia La solitudine dei numeri primi mi sembra una di quelle opere, se vuoi scusa per il termine, che si presta a giudizi favorevoli e contrari, entrambi con eguale legittimità. In altre parole, ribadisco la mia opinione ma al tempo stesso trovo centrata ed esatta la tua critica. E ti assicuro che non si tratta di terzismo, equidistanza ecumenica, viltà nel non voler riconoscere di aver forato. Ora però ti rivolgo un quesito un po’ ingenuo, un po’ provocatorio e un pò no: e se quel titolo fosse stato presente nel catalogo Quarup?

Magari adesso mi risponde anche qualche altro lettore di questo blog che, puttana miseria, non so più come stanare. Va da sé che scherzo e che continuerò a scrivere di ciclismo impipandomi dell’appeal.