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31 Lug 2014 Nicola 0 commenti
“ogni tanto vige un tantra” è appena nata ma, credo, toccherà già oggi, alla sua seconda uscita, livelli difficilmente eguagliabili. Tuttavia, la molteplice offerta di spazio dispiegata dall’attuale composito universo mediatico autorizza a non disperare che altre disarticolate menti, della specie più arrembante per un minuzzolo di visibilità, sappiano trovare il modo di superarsi superando l’esilarante sbobba odierna.
[leggi la sbobba odierna http://www.barisudovest.it/home/politica/1923-da-qpuglia-prima-di-tuttoq.html]
Vi fosse qualcuno che, non conoscendola, volesse farsi per la prima volta un’idea della situazione politica modugnese - un giovanissimo, per esempio - finirebbe col mettere in serio pericolo la sua igiene mentale al solo andare oltre il primo rigo di lettura. Ma qui, dove l’igiene mentale non ha mai avuto cittadinanza, ci si sollazza allegramente nell’analisi del testo.
da Puglia prima di tutto:
Oggetto angosciosamente esoterico: “Condivisione comunicato Simona Vitucci ed altri. “
“scrivo in qualità di Coordinatore politico della “Puglia Prima di Tutto”, responsabilità ricoperta nell’ambito delle scorse elezioni amministrative modugnesi del 2013.” Ostrogoto.
“[...] Ciò premesso, non posso esimermi dal dover fare delle considerazioni politiche di quello che consta ad occhi nudi in questi ultimi giorni nell’ambito gestionale e politico, che investe l’attuale amministrazione cittadina [...]” Ostrogoto esoterico. Ad occhi nudi. Anche se si prova a mettere ordine non se ne esce vivi: quello che consta (in ambito gestionale e politico) ad occhi nudi investe l’attuale amministrazione cittadina. Giubileo del ‘casaccio’.
“[...] il perdurare della crisi socio-economica che colpisce non solo a livello centrale, ma anche e in misura sostanziale la Città di Modugno [...]“ E il sistema nervoso centrale no?
“[...]Una situazione che trafigge sempre più i ceti meno ambienti, i quali provengono da una crisi strutturale, a causa di una carenza del mercato del lavoro che vede sempre più la Zona Asi e Z. I. abbandonata da proposte di investimenti, diventando così un cimitero di elefanti.” Sto male. Trafitto come uno del ceto ambiente causa carenza del mercato del lavoro.
“[...] attuale amministrazione affezionata da sempre ad una carente proposta politica.” Mozione degli affetti.
“Attualmente la maggioranza di questa amministrazione vive di malumori; null’altro hanno a che pensare se non a produrre equilibri ed inciucci con qualche consigliere eletto nella coalizione del Centro – Destra, attraverso indubbie disponibilità, il quale si rende sponda a sostegno dell’attuale maggioranza. Tale disponibilità è probabilmente frutto della giovane e iniqua esperienza politica di costui.” Largo ai vecchi che non s’inciucciano! Sponda e sostegno, tu sei la mia vita, altro io non ho.
“Agli occulti trasformisti e/o pseudo commissari che partecipano a riunioni e tavoli politici, chiedo di spiegarmi a quale titolo o a nome di quale movimento politico essi presenziano alle stessi assise.” Esoterico a bomba in un’apocalisse grammaticale: alle-stessi-assise. Tepossino…
“Coloro che, a differenza di altri sono stati portatori di valori e di lustro politico, a differenza di questi pseudo commissari che non erano nelle condizioni numeriche per creare un risultato positivo. Inoltre, a coloro che amano gli inciucci politici ricordo che i rancori e le vendette non portano da nessuna parte.” Esso e terico. UNANCIUCCIBLE!
16 Lug 2014 Nicola 0 commenti
[Si inaugura con questo 'pezzetto' la rubrica "ogni vige un tantra"]
Merita qualche segnalazione la svolta turboombelicale impressa alla rubrica L’antitaliano, curata su l’Espresso da Roberto Saviano da quando non c’è più Giorgio Bocca. Nell’imperversare della prima persona singolare si scorge un tizio che non fa che guardarsi allo specchio mentre pretende di consegnare al mondo la particolare gravità delle questioni di cui va eroicamente occupandosi. Un’opera che, di Sodoma in Gomorra, di Bellezza in Inferno, di Zero in Zero in Zero, di papierino debenedettiano in monologo catodico, si svolge nel tempo attraverso una prosa patologicamente appiattita sul suo ego. Ah, se non ci fosse Saviano col suo clamoroso IO, chi? chi mai vi sarebbe a squarciare il velo sullo sfacelo criminale del Paese con altrettanta ‘potenza’?
Qualcuno potrebbe sostenere che sia proprio la sua scrittura di Scrittore ad accrescere l’efficacia della denuncia. Orbene, quella scrittura è tutt’altro che impeccabile. Nell’ultimo numero (il n. 28) de l’Espresso, L’antitaliano, addolorandosi per gli “Occhi chiusi sulla Terra dei Fuochi”, s’avanza incerto e il claudicante periodare ‘pallido e assorto’ della penna savianea grida apertamente tutto il suo bisogno di stampelle. La stampella egoica, ormai una protesi, si manifesta in una tempesta di “Prendo atto che il mio ormai è diventato accanimento terapeutico”, “Mi ostino a pensare, mi ostino a sperare – e lo faccio scrivendo – che […]“, “Mi ostino a farlo […]“, “[…] la domanda che mi pongo continuamente […]“, “Ma il mio – lo comprendo sin troppo bene – è accanimento terapeutico e forse, scusandomi in anticipo con le centinaia di migliaia di persone che non hanno voce, dovrei rassegnarmi.”. La stampella ’statistica’, invece - con ampio ricorso agli ‘aiutini’ forniti da Istituto Superiore della Sanità, fattori di rischio, esposizione a inquinanti ambientali, registro tumori, tasso ricoveri, indici di mortalità, nessi causali - lascia che la prosa di Saviano s’aumenti di tecniche tipicamente diciauliane. I supporti, per così dire, dopanti, sovrabbondano, ma la sintassi, tuttavia, non ne beneficia e si devono leggere costruzioni di questo tipo: “Sulla Terra dei fuochi il governo continua ciecamente (?) a minimizzare e gli organi di stampa sembrano interessati quasi esclusivamente a cavalcare la polemica. Chi twitta cosa, chi è contro, chi è a favore (?). Come se ciascuno lavorasse per sé (?)“. E ancora, amenità tipo “sospetto rischio”, “Questi dati richiedono una presa di responsabilità e un’azione immediata.”
La lingua italiana come rifiuto tossico che Saviano, allergico, sta provvedendo a intombare. Gli hanno dato L’antitaliano. Giustamente e cinicamente. Fossero stati più magnanimi con lui, gli avrebbero dato L’antistaminico.
13 Lug 2014 Nicola 0 commenti